Antiriciclaggio: Professionisti sotto la lente della GdF
Attenzione puntata sugli atti per operazioni societarie e patrimoniali: obiettivo evitare l’utilizzo illecito di fondi Ue e nazionali. Secondo i servizi c’è un’area grigia di «facilitatori» a disposizione del business criminale.
L'articolo completo è disponibile sul sito web ilsole24ore.com, all'indirizzo https://www.ilsole24ore.com/art/antiriciclaggio-professionisti-sotto-lente-gdf-AEeviyAD a cura di Ivan Cimmarusti.
Ci permettiamo un breve commento dopo la lettura.
Nell’ambito dell’articolo viene indicato tra l’altro che “Sulla base di questi presupposti, legati in particolar modo al Pnrr, la Guardia di finanza per il 2023 stabilisce «un’adeguata presenza ispettiva» da svolgere sui professionisti giuridico-contabili. In particolare, il III Reparto operazioni delle Fiamme gialle, al comando del generale Giuseppe Arbore, dispone di calibrare il numero delle ispezioni in modo uniforme su tutti i vari professionisti obbligati alle comunicazioni antiriciclaggio: avvocati, commercialisti, notai, contabili ed esperti giuridico-contabili.
Stando all’ordine del Comando generale delle Fiamme gialle, le ispezioni sono necessarie alla luce del ruolo che i professionisti assumono nella gestione contabile e nel perfezionamento di negozi giuridici di varia natura, che impattano sulle dinamiche di movimentazione della ricchezza e sugli assetti proprietari del tessuto economico, come ad esempio, la costituzione o la modificazione di veicoli societari o la compravendita di asset patrimoniali.”
Il tutto trae origine dalle seguenti considerazioni generali:
- La prima è collegata ai rischi di frode conseguenti all’utilizzo dei fondi del PNRR. A tal proposito vi invitiamo a consultare il nostro video di approfondimento sulla piattaforma YouTube all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=M7DRsRUye_0
- Il secondo deriva dal rilevamento di un aumento consistente nel periodo pandemico di atti di compravendita di quote societarie compiuti con l’ausilio dei professionisti, per un ammontare complessivo di 22 miliardi di euro (Anche a tar riguardo è possibile consultare i video del gruppo EAML https://www.youtube.com/watch?v=_OIDWX0wIsY&t=2459s e https://www.youtube.com/watch?v=KMLk4ic7oAs
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Il terzo deriva dalla constatazione nei vari anni della scarsa propensione da parte dei professionisti a effettuare le segnalazioni di operazioni sospette. Infatti, dal consueto rilevamento delle segnalazioni di operazioni sospette eseguite dall’UIF per il secondo semestre del 2022 è emerso che a fronte di complessive 155.426 (totali 2022 con un incremento dell’11,4% rispetto al 2021) i professionisti hanno inviato solo 5.667 segnalazioni per una percentuale pari al 3,6%. Nel 2021 erano state complessive 5.121Da notare, tra l’altro, che queste ultime segnalazioni sono così suddivise:
Professionista N° segnalazioni Notai e CNN 5.304 Dottori commercialisti, esperti contabili, consulenti del lavoro 166 (con una diminuzione importante visto che nel 2021 erano state 242) Studi associati 44 Avvocati 23 Società di revisione 80 Altri soggetti esercenti professionale 50
Da tutto quanto sopra evidenziato emerge sempre più pressante la necessità di organizzare le procedure di antiriciclaggio del proprio studio secondo le regole tecniche del Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti e Esperti Contabili e del Consiglio Nazione dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e aggiornare i fascicoli dei clienti.
Il nostro Gruppo ha progettato un software al fine di aiutare il professionista nella gestione dell’archivio, disponibile all'indirizzo https://eaml.software.