Contante: nuovo limite ai pagamenti dal 1° Gennaio 2023
Dal 1° gennaio 2023 è nuovamente cambiato il limite del divieto per i trasferimenti di denaro in contanti effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, siano esse persone fisiche o giuridiche, quando il valore oggetto di trasferimento.
Infatti, dal primo gennaio 2023 tale trasferimento di denaro contante e di titoli al portatore in euro o in valuta estera è vietato se è complessivamente pari o superiore a 5.000 euro.
Il trasferimento pari o superiore al predetto importo, quale che ne sia la causa o il titolo, è vietato anche quando è effettuato con più pagamenti, inferiori alla soglia, che appaiono artificiosamente frazionati e può essere eseguito esclusivamente per il tramite di banche, Poste italiane S.p.a., istituti di moneta elettronica e istituti di pagamento, questi ultimi quando prestano servizi di pagamento diversi da quelli di cui all'articolo 1, comma 1, lettera b), numero 6), del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 11.
La nuova soglia dei pagamenti è disciplinata dall’art. 1, comma 384 della legge 29 dicembre 2022, n. 197 cosiddetta “Legge di Bilancio di previsione dello Stato per l'anno 2023” e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale numero 303 sempre del 29/12/2022.
La nuova soglia dei contanti dal 1° gennaio 2023, fissata a 4.999,99 euro, è applicata per qualsiasi tipo di pagamento, cioè di passaggio di denaro tra persone fisiche o giuridiche diverse, cioè con codice fiscale differente. Questo significa che non solo l’acquisto di un bene o la prestazione di un professionista ma anche una donazione o un prestito a un figlio per una cifra di almeno 5.000 euro dovrà essere giustificato e fatto con un tipo di pagamento tracciabile, come un bonifico.
Nulla cambia per quanto riguarda prelievi e versamenti in banca, poiché non si tratta di trasferimenti di denaro tra due soggetti diversi ma di movimenti che interessano una sola persona.
Non sono variate le sanzioni che ricordiamo vanno da un minimo di 1.000,00 euro e un massimo di 50.000,00 euro. Per trasferimenti complessivi in contanti pari o superiore a 250.000,00 euro è prevista una sanzione minima a partire da euro 50.000,00.
Per i professionisti o per chiunque non segnali le irregolarità alle direzioni territoriali essendo obbligato la sanzione resta fissata da 3.000 a 15.000 euro.
È opportuno, quindi, comunicare ai propri clienti la presente comunicazione.